Allenamento a casa | Strumenti, attrezzi, consigli

In questo allenamento vi spiegherò come usare Trx ed elastici per rendere il tuo allenamento in casa il più completo possibile.

Anno domini 2020: con la chiusura delle palestre imposta dal covid abbiamo dovuto imparare tutti ad allenarci con ciò che abbiamo a disposizione, come Robert De Niro in “Cape Fear” o come il Batman di Christian Bale rinchiuso nella prigione sotterranea.

Ebbene si, teoricamente possiamo mantenerci in forma anche senza attrezzi, se ben guidati dai nostri trainer che fanno a gara per allenarvi on line. Anche internet e youtube sono strumenti largamente usati per capire meglio come possiamo inventarci un allenamento.

Certo bisogna dire però che certi tipi di gruppi muscolari sono difficili da allenare quando non si ha alcun attrezzo in casa. Un esempio su tutti è il caso dei dorsali: un gruppo muscolare molto grande e forte che, per questo motivo, necessita di un carico alto per essere stimolato.

Se siete già forti sulle trazioni allora siete tra i pochi che possono permettersi di allenare “homemade” anche i dorsali, qui di seguito vi linko un video che può darvi uno spunto interessante, ma se non avete questa skill andate avanti con l’articolo, vi indicherò un attrezzo con il quale potete effettuare la giusta propedeutica.

Volendolo spiegare per i meno esperti basti dire che: più un muscolo (o una catena cinetica) è piccolo (o breve) e meno carico è necessario per stimolarlo in modo sufficiente. In parole povere per stimolare il  bicipite della signora “Pina” può andar bene anche un manubrio da 3 kg, ma lo stesso peso è quasi inutile se la signora volesse impiegarlo come sovraccarico per una spinta sul pettorale o come sovraccarico per un esercizio che voglia allenare i quadricipiti.

Il tuo corpo è la tua palestra. Vero, con qualche riserva.

Ti basta il tuo corpo se vuoi mantenerti in forma in modo generico, non ti servono attrezzi.

Ti basta anche se vuoi aumentare le capacità cardiovascolari, si può fare molto con i tabata e con i cosiddetti esercizi “aerobici” chiamati anche esercizi “cardio” per parlare in maniera spicciola. I vari skip, burpees, jumping jack, ecc… A questo proposito ho scritto un articolo che ti può essere utile, lo trovi qui.

Però se il tuo intento è quello di lavorare sulla forza, e allora non c’è niente da fare, hai bisogno del sovraccarico. Il bilanciere diventa indispensabile, a meno che tu non viva in una baita di montagna dove puoi intagliare un tronco d’albero che tieni in giardino ed allenarti come Rocky nei ghiacciai russi trainando una slitta. Ed in ogni caso siamo sempre lì, hai bisogno di un trainer che ti segua.

Rocky IV: allenamento homemade “tranquillo”

(per inciso, se veramente vivi in montagna e vuoi essere allenato con tronchi e slitte ti prego scrivimi che ci vado a nozze con queste sfide da taglialegna. Grazie)

Ma veniamo al dunque.

Unendo i puntini di quanto detto finora abbiamo capito che in casa puoi fare quasi tutto, a meno che tu non voglia essere più preciso nell’allenamento del gruppo dei dorsali o vincere il guinnes world record degli strongman.

E allora se vuoi allenarti in modo più completo in casa ti consiglio di acquistare un TRX.

(per giustizia vi svelo che TRX è il nome della marca. In realta si chiamano Suspension band, o fasce per allenamento in sospensione. Potete scegliere di acquistare il prodotto originale in questo link oppure optare per un prodotto più commerciale ma sicuro che vi consiglio più avanti nell’articolo)

Ora, volendo partire dalle basi vi dico subito che in questo articolo non mi interessa mettermi a fare l’elenco di tutti quegli attrezzi improvvisati da Home workout tipo bottiglie d’acqua e affini. Meglio fare una piccolissima spesa ed avere una intera palestra in casa.

E ci sono solo 3 cose che io mi sento di definire “una intera palestra in casa”.

E sono :

  1. I Kettlebells
  2. Gli elastici (meno completi degli altri due, ma più versatili)
  3. Il TRX o suspension training

I kettlebells

Li conoscete tutti. Potete usarli tranquillamente come un qualsiasi peso, per fare stacchi o squat o press o mille altri esercizi, ma la sua forza si trova in quella impugnatura decentrata rispetto al baricentro. Grazie ad essa si aprono infinite possibilità per lavorare con esercizi balistici. Il kettlebell training è un metodo davvero completo. Tuttavia se non siete già esperti del settore o non avete intenzione di assumere un personal trainer competente che vi insegni le tecniche di questa antica arte (di origini russe) vi sconsiglio di acquistare un kettlebell. Inoltre dovreste valutare comunque di quale peso acquistarlo, altro elemento semplice solo per chi già è pratico. Percui se state pensando di acquistare un kettlebell chiedete al vostro personal trainer un consiglio sull’acquisto e soprattutto organizzatevi per farvi guidare al suo utilizzo.

Adesso andiamo ad analizzare strumenti di più facile utilizzo per tutti.

Gli elastici ( o rubber band)

La loro resistenza si misura in base al loro spessore, più sono larghi e più saranno difficili da tirare, ovviamente. Economici e pratici, si prestano all’allenamento di qualsiasi gruppo muscolare.

Ecco ad esempio uno dei tanti (tantissimi) video che potete trovare su youtube per allenarvi in casa quando avete a disposizione questi elastici:

E per completezza vi suggerisco quali elastici acquistare su amazon. Dopo aver analizzato qualità e costo vi consiglio di acquistare questi elastici che vi linko qui sotto.

Il Trx o Suspension Training

Una vera palestra in casa. Con il trx puoi fare tutto, ed è più a portata di tutti, perché in fin dei conti nella maggior parte degli esercizi è sufficiente modificare la distanza dal punto di ancoraggio per ridurre o intensificare l’esecuzione.

La cosa bella è che il trx lo potete attaccare anche alla vostra porta di casa, come spiegato in questo video che vi mostro. (il video è in lingua inglese ma a voi non interessa, è la procedura che conta)

E’ proprio pensato per essere portato ovunque, ed è l’attrezzo preferito dai marines americani, che se lo portano in missione e lo attaccano al carro armato per allenarsi persino nel deserto.

Soprattutto con il trx potete allenare anche il gruppo dei dorsali, come dicevo all’inizio dell’articolo. E lo possono fare tutti, anche chi non ha molta forza nelle braccia. Mi ricollego dunque all’inizio dell’articolo: se non riuscite a fare le trazioni potete iniziare facendo un TRX LOW ROW e potete incrementare la difficoltà fino a trovarvi quasi perpendicolari sotto il punto di ancoraggio.

Su youtube potete trovare una miriade di circuiti da eseguire ma io vi scrivo qui qualche ispirazione:

CIRCUITO TOTAL BODY con trx

Imposta un bel timer sul telefono scaricandoti una app come questa

Tempo di lavoro 40 secondi, tempo di recupero 20 secondi

CIRCUITO SOLO BRACCIA/ADDOME con trx

Tempo di lavoro 30 secondi, tempo di recupero 10 secondi

  1. trx high row
  2. trx biceps curl
  3. trx archer push up (attenzione: esercizio avanzato. Se non sei sicuro di saperlo fare sostituiscilo con push up semplice)
  4. trx triceps press
  5. trx plank

Completa 3-5 round no stop

Se ti piace allenarti in questo modo avrai bisogno di comprare un trx. Te ne suggerisco uno che ho provato e secondo me è un ottimo compromesso qualità prezzo. Puoi comprarlo qui sotto seguendo questo link

Ho cercato in modo sintetico di suggerirti un modo per disporre di qualche attrezzo per allenarti in casa. Ma se hai ancora qualche dubbio ti prego chiedimi pure e sarò felice di risponderti.

Un abbraccio (con mascherina) e …buon allenamento.

Dott. Flavio Bulgarelli

Psicologo

Personal Trainer

Titolare di Focus Training Studio

Allenamento Funzionale Vs Crossfit e altre attività | Guida alle differenze

a cura di Flavio Bulgarelli

In questo articolo ti forniremo le informazioni migliori per conoscere e confrontare le attività sportive più in voga in questi anni. Il nostro scopo non è dirti quale allenamenti devi fare, ma darti la panoramica tecnica necessaria per poter scegliere.

Il team di Focus Training Studio si è diviso il compito di aiutarti a comprendere le differenze tra gli allenamenti. Ogni sezione è curata da uno specialista del settore.

Prima di iniziare ci tengo a dirti che illustreremo le caratteristiche dei vari metodi di allenamento confrontandoli con l’allenamento funzionale. Sia perché nel nostro centro di Roma, Focus Training Studio, siamo specialisti di questa metodica, ma anche perché il funzionale è la base di ogni metodo di allenamento.

Erroneamente qualcuno crede che il Functional Training sia nato negli ultimi anni, qualcuno crede che si tratti solo di allenamento con attrezzi unconventional, qualcun’altro lo confonde con l’allenamento a corpo libero, molti non sanno neanche cosa sia. Invece l’allenamento funzionale viene praticato – anche se NON con questo nome – sin dall’alba dei tempi. Ma questo lo spiegheremo meglio all’interno dell’articolo, quindi… buona lettura.

Iniziamo anzitutto parlando del confronto tra l’allenamento funzionale con un suo “cugino giovane” che negli ultimi vent’anni si è diffuso in tutto il mondo: il Crossfit.

Allenamento funzionale VS Crossfit.

a cura di Raffaele Rossi

allenamento_funzionale_vs_crossfit

Possiamo descrivere l’allenamento funzionale come quel protocollo o sistema di allenamento volto al miglioramento della performance umana attraverso l’esercizio degli schemi motori di base.

Per schemi motori di base intendiamo tutti quei pattern motori generali e multiarticolari che contraddistinguono l’agire somatico dell’uomo inteso come primate.

La corsa, il salto, l’arrampicata, il sollevamento di carichi dal suolo, l’alzarsi da terra, l’afferrare, il nuotare, persino il gattonare ed il rotolare, sono gesti istintivi e connaturati che sfruttano catene complesse.

Un movimento, in altre parole, può dirsi funzionale se riproduce uno schema motorio associabile ad un’azione naturale o, per meglio dire, se rispetta la funzione per cui quello schema biomeccanico è nato.

I principi dell’allenamento funzionale possono essere declinati in diverse forme, dall’allenamento con i sovraccarichi fino al bodyweight training.

L’allenamento funzionale è proprio il bacino dal quale nasce il protocollo Crossfit.

Questo metodo di allenamento, brevettato in america negli anni 2000, condivide l’idea che i movimenti generali e multiarticolari siano il miglior veicolo per condizionare efficacemente la forza, la resistenza, l’equilibrio, la velocità e le capacità cardiovascolari.

Per spiegare la mission del metodo Crossfit basta descrivere il modello “Hopper”;
Immaginate di dover estrarre a sorte un numero corrispondente ad una qualsiasi attività motoria, dal giardinaggio al football, passando per la corsa ed il sollevamento pesi: lo scopo del Crossfit è di rendervi eccellenti in qualunque attività possiate mai estrarre.

Il Crossfit nasce dall’integrazione della ginnastica artistica con la pesistica olimpica ed il condizionamento metabolico (tutti elementi funzionali) e si serve di strumenti ed attrezzi largamento sovrapponibili a quelli usati nell’allenamento funzionale.

Malgrado quanto esposto evidenzi che i due approcci convergono sulla maggior parte dei principi, è possibile ravvisare che l’allenamento funzionale , specialmente nelle sue declinazioni più moderne, pone maggiore enfasi sui pattern motori asimmetrici e sul coinvolgimento consapevole dell’apparato fasciale.

Per contro il Crossfit manifesta, a causa della sua più vasta applicazione agonistica, un “volume” di lavoro per ogni ora di allenamento generalmente più alto, uno spostamento verso sistemi metabolici “lattacidi” ed un maggiore sfruttamento della pesistica olimpica per lo sviluppo della forza esplosiva.

In ultima analisi crediamo che i due mondi, provenendo da una matrice comune, possano e debbano essere integrati e che l’attenzione tecnica tipica dell’allenamento funzionale e l’intensità agonistica tipica del crossfit possano coesistere efficacemente.

Allenamento Funzionale VS Body Building

a cura di Davide China

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Vorrei fare subito una premessa a riguardo, visto che il titolo potrebbe mandare fuori strada: Allenamento funzionale e BB, è vero che concettuamente si trovano ai lati opposti della scacchiera, ma questo non significa che non possano convivere, o meglio, completarsi a vicenda.

In prima battuta: cos’è l’allenamento funzionale?
Riporto la definizione: si tratta di un allenamento che stimola  catene muscolari (e fasciali) più lunghe possibile, tramite gesti complessi e non isolati.

La finalità in tutto questo è rendere la macchina corpo efficiente e forte!

In breve, non cerchiamo l’allenamento muscolo per muscolo, ma ricerchiamo lo stimolo di più componenti nello stesso momento o nello stesso esercizio. 

Per quanto riguarda il Body Building ciò che viene proposto sono una serie di esercizi che mirano ad ipertrofizzare (aumentare la massa muscolare) di ogni singolo muscolo e quindi un lavoro che va ad isolare (a seconda dei giorni) una volta solo il bicipite, una volta solo i muscoli dorsali, una volta solo il gran pettorale…..e così via.


Il fine ultimo in questo campo riguarda l’estetica.

Viste le definizioni potremmo dire da subito che queste due discipline non possano coesistere, ma non datelo per scontato perché inserire alcune componenti di uno nell’altro, potrebbe ampliare i risultati che ci siamo prefissati. 

Facciamo un paio di esempi:
Spesso mi vengono richiesti programmi di ricomposizione corporea, nello specifico di dimagrimento.
Per raggiungere il risultato richiesto, inserisco tantissimi protocolli ed esercizi derivanti dall’allenamento funzionale in quanto mi permettono di stimolare al meglio i sistemi energetici implicati in questi meccanismi, cosa che non riuscirei a fare con soli esercizi di isolamento. 

In questo video un paio di esempi:

Di contro, nel Body Building, potrebbero essere impiegati esercizi squisitamente funzionali (come uno snatch con il bilanciere) al fine di andare a “costruire” parti fondamentali delle pose, come la zona lombare. 

E non sono solo io a dirlo, ma anche una conoscenza di alto rango in questo mondo: Arnold Schwarzenegger, il quale rilasciò un parere di questo tipo in un’intervista di qualche anno fa. 

Quando ci alleniamo, dobbiamo sempre tenere a mente una cosa:

“La strada giusta non è mai in linea retta”

Allenamento funzionale VS Calisthenics

a cura di Gianluca Angeli

Functional Training e Calisthenics. Due approcci di allenamento molto simili ma al tempo stesso diversi. Cosa li differenzia? Cosa li accomuna? Quali sono i benefici? Scopriamolo insieme.

A chi sono rivolti?

Questo è l’aspetto dove probabilmente vi è la maggiore sovrapponibilità. Nonostante siano spesso associate a ritmi sovrumani e a figure sportive “d’élite”, entrambe le discipline sono accessibili a tutti. Chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso e dallo stato di forma fisica, potrà iniziare ad allenarsi in tutta sicurezza con workout stimolanti, proporzionati al suo livello e di complessità gradualmente crescente. 

Finalità

Il termine Calisthenics deriva dalle parole greche “kalós” che significa bello e “sthénos” che significa forza. Il suo obbiettivo è unire entrambi i concetti nello sviluppo di skills. Per skills si intendono determinati gesti o figure che richiedono notevole forza, flessibilità, equilibrio e coordinazione di tutti i muscoli del corpo, risultando quindi esteticamente armoniche, gradevoli, belle. La costituzione di un fisico tonico e definito è in quest’ottica un piacevole effetto secondario, dovuto al fatto che il corpo si “adatta” a fronteggiare queste skills. Infatti, più favorevole è il nostro rapporto massa massa / massa magra, più gestibili saranno queste figure.

Il functional training ha come obbiettivo quello di migliorare il movimento secondo la funzione di grandi catene muscolari, che collaborano al fine di eseguire gesti complessi, ma che rispettano la natura del nostro sistema corpo. Questo si riflette nel nostro corpo con un guadagno di forza, di mobilità, di equilibrio e coordinazione.

Caratteristiche del workout

In questo punto si concentrano le maggiori differenze tra le due discipline.

Nel Calisthenics è prioritario l’allenamento della forza: alta intensità, recuperi medio alti. Questo perché le skills, nelle diverse progressioni, richiedono davvero tanta forza. Non mancano comunque allenamenti relativi alla forza ipertrofica.

Il functional training è più eterogeneo sotto questo punto di vista, abbracciando anche workout più aerobici.

Di quale strumentazione necessitano?

Il Calisthenics, nella forma con cui lo conosciamo oggi, nasce come allenamento a corpo libero praticato nei parchi all’aperto, senza necessità di strumentazione particolare. Di conseguenza, l’equipaggiamento minimo di cui necessita è davvero basilare: bastano il pavimento e una sbarra. Parallele e anelli “completano” la dotazione.

Per quanto concerne l’allenamento funzionale la scelta è totalmente delegata alla creatività del trainer: è possibile allenarsi senza strumenti, così come si possono usare una serie infinita di ausili (kettlebell, sandbag, trx, bilancieri e chi ne ha più ne metta).

Quale scelgo in definitiva?

Il mio consiglio a riguardo è quello di provarli entrambi, mettendo da parte i preconcetti ed abbracciando la curiosità. Come abbiamo visto, sono due tipologie di allenamento sì differenti, ma con molti punti di contatto. L’optimum sarebbe sceglierli entrambi: la scelta è vincente perché in questo modo il vostro allenamento sarà decisamente completo perché avrete modo di accedere ad una vasta gamma di esercizi differenti che faranno di voi un super-atleta!

Allenamento Funzionale VS Pilates

a cura di Giancarlo Ratti

L’attività fisica come è noto da tempo migliora la qualità della vita dell’essere umano.

Già vivendo in assenza di gravità per qualche giorno ci rendiamo conto dell’effetto negativo che avviene sullo stesso.

Ma fortunatamente la forza di gravità ci fa vivere tutta la vita come dei superuomini.

Un soggetto sano alla nascita, fino all’età di circa 10 anni, ha nel proprio sistema neuromotorio i movimenti in tutte le direzioni e su tutti i piani, ma se non fa attività fisica nel tempo perderà schemi motori e ampiezza di movimento fino ad arrivare in alcuni casi ad una patologia.

Combinando un corretto allenamento, una alimentazione bilanciata e il giusto riposo possiamo puntare ad avere una condizione di vita sana.

Ma quale tipo di allenamento scegliere?

Personalmente ho avuto il privilegio di imparare alcune tecniche di pilates e dell’allenamento funzionale.

Entrambe utilizzano dei principi molto simili ma, mentre il pilates lavora più sulla respirazione, sulla mobilizzazione segmentale della colonna, sul rinforzo del core e sull’isometria con i relativi benefici, l’ allenamento funzionale va a rinforzare la muscolatura,le ossa e le articolazioni seguendo il naturale movimento biomeccanico dell’essere umano. Migliora inoltre la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e  il dialogo tra tessuto muscolare e l’organo adiposo.

Mentre nel pilates avviene un movimento anaerobico, nell’allenamento funzionale si può variare tra allenamento neuromuscolare o metabolico o entrambi.

In conclusione posso dire che entrambe le discipline, utilizzate in sinergia rendono l’allenamento estremamente completo.

CONCLUSIONI

Ora che il nostro team ti ha esposto, devo dire con dovizia di dettagli, tutte le differenze tra gli allenamenti, possiamo trarre alcune conclusioni:

  1. L’allenamento funzionale sembra attraversare in modo trasversale tutti gli approcci, ottimizzando i risultati prestativi sia a livello di semplice “fitness” che a livello sportivo. Così ad esempio un crossfitter potrà trovare grazie all’allenamento funzionale una maggiore consapevolezza miofasciale che lo porterà ad una migliore performance in una gara. Oppure un atleta di Calisthenics potrà integrare dei percorsi di forza con circuiti più aerobici diventando un atleta completo. Oppure si può miscelare il Pilates con il funzionale così come abbiamo fatto qui da Focus Training, creando un apposito protocollo di allenamento chiamato Functional Pilates.
  2. Scegli Crossfit se vuoi orientarti verso un alto volume di lavoro che ti conduca ad alti livelli di prestazione sportiva e metabolica, perchè in fin dei conti il crossfit è uno sport con specifiche gare, ed in quanto tale è orientato verso l’agonismo. Scegli Pilates se necessiti di migliorare la tua postura,la capacità di attivare la muscolatura profonda e la tua capacità respiratoria. Scegli Calisthenics se preferisci un allenamento con minore impatto aerobico, e che ti conduca ad uno sviluppo armonico e ipertrofico del tuo corpo, specie nella parte del tronco e delle braccia. Scegli Body Building se il tuo fine ultimo è il cambiamento estetico, ma assicurati di avere un trainer “illuminato” che conosca l’allenamento funzionale e sappia prepararti un programma di allenamento integrato. Pratica l’allenamento funzionale per migliorare le capacità globali di movimento e renderti in grado di intraprendere qualsiasi percorso sovra-citato.
  3. Quest’ultimo è più che altro un consiglio personale, che esula dallo scopo dell’articolo: non “chiuderti” mai troppo su un solo metodo di allenamento. Prova, sperimenta, divertiti. E sopratutto prova ad integrare. L’integrazione e la curiosità sono elementi fondamentali, nello sport così come nella vita.

Per qualsiasi altro chiarimento passa a trovarci.

Buon allenamento!

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POSTURA AL PC | Guida di Salvataggio per tutti

Questo articolo ti spiegherà come mantenere una corretta postura al pc e ti insegnerà qualche piccolo esercizio posturale per attenuare la sofferenza muscolare.

Quante volte hai sentito dolore alla schiena dopo aver passato diverse ore al PC?

Quante volte hai sentito la necessità di muoverti, cambiare posizione o addirittura cambiare sedia per lavorare o stare davanti al PC?

Bene QUESTO è l’articolo che fa per TE!

Partiamo dalle basi: devi sapere che la nostra colonna ha delle curve ESSENZIALI che servono per distribuire il peso del nostro corpo e della gravità in modo corretto, lungo di essa. Grazie ai muscoli tali curve vengono preservate nel tempo.


COSA SUCCEDE QUANDO SIAMO AL PC?


Queste importantissime curve vengono a mancare, portando il nostro corpo a chiudersi come una C e facendo lavorare muscoli in modo diverso da come dovrebbero fare normalmente, e dunque al nostro rialzarci o comunque dopo tanto tempo seduti avremo dei fastidi dati dall’ affaticamento di  tali muscoli!

Pensa che nel lungo termine questo adattamento può diventare un vizio strutturato e avrai bisogno di molto più tempo per correggere la tua postura!

Bastano piccoli accorgimenti per non “viziare” la propria schiena al pc, e di base consistono nel mantenere la posizione seduta rispettando le curve della schiena (lordosi) poste nella zona lombare e cervicale. Solo così facendo potrò mantenere una corretta postura al pc.


Per garantire il mantenimento di tali curve dovrò:

1. Rendere comoda la seduta dei piedi, ben piantati, permettendo alle gambe di flettersi e fare punto fisso, in modo da poter quindi tenere una corretta lordosi lombare.

2. Aiutarmi con un cuscino posto sulla bassa schiena, infatti il cuscino lombare fornisce un valido supporto nel sostenere e far percepire la naturale lordosi lombare.

3. Poggiarmi su di uno schienale può essere inoltre utile per avere un cosidetto feedback percettivo. In poche parole grazie allo schienale possiamo avere la percezione “tattile” della nostra colonna tramite i  punti di contatto con esso e capire se siamo nella corretta posizione oppure no.
Cosa che non sarebbe facile affatto, a meno che non si abbia un ottima coscienza rachidea.

4. Per il tratto cervicale, dovrò tenere il PC leggermente inclinato in alto, oppure dritto all’altezza dei miei occhi, dando modo alla cervicale di non doversi flettere eccessivamente e perdere la propria lordosi, mantenendo l’idea di “crescere” verso l’alto mentre posso stare appoggiato con la nuca sullo schienale. Questo “auto-accrescimento” è alla base dei molti esercizi che si possono fare contro il mal di schiena.

Ricordiamoci comunque che stare seduti a lungo NON E’ NATURALE , e attuare tali accorgimenti non ci salverà se non COMPENSIAMO le ore trascorse seduti con una buona attività fisica volta a mobilizzare non solo il rachide ma anche le articolazioni delle gambe e del tronco.


COSA POSSIAMO FARE?


Cercate di prendervi 5 minuti ogni ora, sdraiatevi a terra:

  • iniziate col percepire la vostra colonna
  • Provate a muovere il bacino formando un grande arco lombare (come se voleste inarcare la schiena bassa e sollevarla da terra), per poi premere a terra questo grande arco spingendo la schiena a terra, in modo tale da annullare lo spazio fra voi ed il pavimento.
  • Quando inarcate la schiena provate a fare un bel respiro: espirate quando spingete i lombi a terra

Dopo avere eseguito 10 ripetizioni di questo semplice esercizio, proseguite:

  • Rimanete in posizione fissa mantenendo la lombare e tutta la schiena completamente aderenti a terra.
  • Espirate profondamente e cercate di mandare il mento verso il vostro petto, effettuando l’auto-accrescimento menzionato pocanzi.

Questi 5 minuti sono veramente irrisori, ma per molti potrebbero fare la differenza!

Provateli ogni giorno e ricordate che ogni persona ha una sua determinata postura e personali esigenze che non possono essere standardizzate. Affidatevi ad un professionista che sappia valutare il vostro caso e somministrare gli esercizi terapeutici più adatti a voi!


Ricordiamoci comunque che stare seduti a lungo NON E’ NATURALE , e attuare tali accorgimenti non ci salverà se non COMPENSIAMO le ore trascorse seduti con una buona attività fisica molta a mobilizzare non solo il rachide ma anche le articolazioni delle gambe e del tronco!

Dott. Matteo Di Cuffa

Posturologo

Personal & Small group Trainer